Ho già una cicatrice ed è bellissima, si vede molto poco: questo vuol dire che eventuali future cicatrici risulteranno sempre tali?
Purtroppo no! Il fatto di avere cicatrici di ottima qualità in seguito ad un intervento chirurgico non pone al riparo dal poterne sviluppare di nuove meno belle. Il processo di cicatrizzazione è, infatti, molto complesso e, in un certo senso, bizzarro. Ad esempio, nel caso di un intervento al seno, non è infrequente osservare che, nonostante gli stessi mezzi di sutura e la stessa tecnica usata, un seno cicatrizzi meglio dell’altro!
Ho sentito parlare della dermopigmentazione per le cicatrici. Di cosa si tratta?
La Dermopigmentazione Paramedicale Ricostruttiva è una forma di tatuaggio, ma impiega pigmenti che ne consentono una durata limitata nel tempo, così da rimanere al passo con i fisiologici cambiamenti del volto e del corpo. Normalmente è preferibile effettuare un ritocco all’anno. Tale metodica viene usata, ad esempio, per il camouflage di cicatrici, ma anche di macchie di vitiligine, per ricostruire l’areola mammaria e per nascondere gli inestetismi derivanti dalla calvizie o da esiti cicatriziali (trauma o post intervento chirurgico). La tecnica è molto vantaggiosa, soprattutto nel caso di cicatrici che abbiano un diverso colore rispetto alla cute circostante (cicatrice discromica). È però necessario che venga effettuata da professionisti del settore.
È possibile cancellare una cicatrice? Magari con il laser?
Purtroppo, nonostante le varie armi a nostra disposizione (gel di silicone, laser, etc.), non è possibile cancellare una cicatrice che, anche dal punto di vista istologico, è molto diversa rispetto alla cute integra. Quello che si può fare è cercare di orientare la cicatrice secondo le fisiologiche pieghe cutanee (ad esempio orizzontalmente sulla fronte), in modo da camuffarla con le rughe, e attuare sin da subito quei presidi per una corretta gestione della cicatrice (schermo solare e gel di silicone); si può, in alcuni casi, intervenire anche con il laser per cercare di ottenere risultati ancora migliori.
Ci sono parti del corpo che cicatrizzano meglio o peggio di altre?
Sì, le varie sedi corporee non cicatrizzano tutte allo stesso modo; alcune aree, infatti, (come la regione pre-sternale e deltoidea) tendono a cicatrizzare piuttosto male; altre, invece, (quali le palpebre e il dorso delle mani) producono solitamente delle cicatrici di ottima qualità che, nel corso del tempo si stenterà ad individuare.
Per quanto tempo devo schermare una cicatrice dal sole?
Dopo un intervento chirurgico è fondamentale schermare la cicatrice dai raggi solari. Un’ incauta esposizione al sole, infatti, comporta un’anomala iperpigmentazione, di difficile gestione. È opportuno, quindi, per il primo anno della cicatrice (il cui processo biologico di maturazione rimane attivo per tutto questo arco di tempo), usare uno schermo protettivo solare totale. Se la cicatrice è localizzata in sedi foto-esposte (viso, mani, etc.), è opportuno portare con sé lo schermo protettivo e applicarlo ogni due ore circa. Esistono in commercio anche cosmetici (come fondotinta), che abbinano una protezione solare alta.
Dopo un intervento ho sviluppato un cheloide. Come posso trattarlo?
Per definizione il cheloide non tende a scomparire spontaneamente. Esistono vari approcci per la gestione del problema, che testimoniano la sua complessità di gestione. Utile è usare il silicone (sotto forma di gel o lamina), spesso abbinandolo a dei cicli di infiltrazione intralesionale di corticosteroidi (che hanno grande efficacia nella risoluzione di sintomi quali, ad esempio, il prurito). L’ultima frontiera è rappresentata dal laser che, agendo a livello della matrice extracellulare, consente un rimaneggiamento delle fibre collagene, (orientate in modo anomalo e presenti in quantità abnorme), promuovendo una loro più fisiologica riorganizzazione. Del resto è possibile mettere a punto dei protocolli integrativi dei vari trattamenti, al fine di ottimizzare il risultato.
Posso fare un tatuaggio sopra la cicatrice per nasconderla?
Complice l’attuale grande diffusione dei tatuaggi, è possibile effettuarli sulla cicatrice, per renderla meno visibile; infatti, si tratta di una soluzione intrapresa oggi da molte persone. Però, prima di ricorrere a questa procedura, è opportuno lasciare ben consolidare la cicatrice.