FAQ Ginecomastia

La ginecomastia “falsa” è dovuta ad un accumulo di solo tessuto adiposo che, pertanto, potrebbe rispondere ad un’attività fisica adeguatamente condotta, associata ad un corretto regime dietetico; in presenza, invece, di una ginecomastia “vera” o delle più comuni forme “miste”, bisogna ricorrere all’intervento chirurgico essendo necessario, in questi casi, procedere ad asportare la ghiandola (che non regredisce con lo sport o con la dieta).

La presenza di ginecomastia di per se stessa non comporta un aumentato rischio di tumore al seno. Diversi studi, infatti, hanno concluso che non c’è un aumentato rischio di tumore al seno negli uomini con ginecomastia. È importante ricordare, tuttavia, che l’1% di tutti i tumori mammari si sviluppa nell’uomo; ogni modificazione monolaterale, sanguinamenti del capezzolo e anomalie cutanee devono essere sempre riferite al proprio medico curante, che inizierà un adeguato iter diagnostico-terapeutico.

Normalmente, le cicatrici sono intorno all’areola, nella sua metà inferiore. La zona, solitamente, tende a cicatrizzare bene: la presenza di peli nel maschio rende molto spesso la cicatrice assolutamente impercettibile.

È possibile eseguire la liposuzione anche in altre aree corporee (addome, fianchi, etc.) contemporaneamente, fornendo così un importante rimodellamento corporeo non circoscritto al solo torace.

Talora nella ginecomastia è possibile riscontrare areole di dimensioni eccessive. Tale situazione è fonte di forte disagio per il paziente. È possibile correggere questo problema nello stesso tempo chirurgico con una particolare tecnica (detta round block), che prevede una cicatrice circolare attorno all’areola, con il tempo di solito scarsamente visibile, grazie anche ai peli frequentemente presenti.

È opportuno indossare una maglietta contenitiva in tessuto tecnico per 2-3 settimane. La compressione, oltre a dare un maggiore senso di comfort, consente una più rapida risoluzione dell’edema post-operatorio.

Sicuramente si può cercare di migliorare le sequele presenti. Spesso, ad esempio, si evidenziano irregolarità della zona dovuta ad una liposuzione mal condotta, o un’eccessiva depressione al di sotto dell’areola (che appare a scodella): in tutti questi casi, ottimi risultati si possono avere ricorrendo al lipofilling.

In questi casi gravi di ginecomastia vi sono delle tecniche specifiche, sicuramente più complesse, ma che comunque consentono un adeguato trattamento della zona; molto spesso, la correzione della ginecomastia nel paziente ex obeso avviene come parte di un intervento integrato di torsoplastica.

In questi casi gravi di ginecomastia vi sono delle tecniche specifiche, sicuramente più complesse, ma che comunque consentono un adeguato trattamento della zona; molto spesso, la correzione della ginecomastia nel paziente ex obeso avviene come parte di un intervento integrato di torsoplastica.

Certamente. La ghiandola asportata viene inviata, diversificando tra mammella destra e sinistra, all’anatomo-patologo per effettuare l’esame istologico.