FAQ Rinoplastica

La rinoplastica è quell’intervento chirurgico concepito per migliorare l’estetica del naso e, quando necessario, la sua funzionalità. Il naso può essere modificato, ad esempio, eliminando una gobbetta, modificando l’angolo tra la punta e il labbro superiore, alzando una punta cadente, restringendo il dorso o riducendo le dimensioni delle narici.

Il candidato ideale è, tipicamente, un uomo o una donna in buona salute, che abbia attese realistiche e che sia interessato a migliorare l’aspetto e/o la funzione del naso, senza per questo stravolgere il proprio viso.

Ci sono alcuni farmaci che andrebbero evitati prima di ogni intervento chirurgico; questi includono i FANS (farmaci antiinfiammatori non steroidei: nimesulide, ketoprofene, ibuprofene, etc.), che tendono a far sanguinare eccessivamente agendo sulla coagulazione, ma anche integratori a base di erbe medicinali, che spesso hanno un’attività anticoagulante.

Solitamente una rinoplastica completa dura circa 1 ora e mezza; talora anche meno.

Sì, è possibile correggere solo un setto deviato e/o dei turbinati ipertrofici, senza per questo dovere necessariamente modificare l’estetica del naso. In questi casi non vi sarà nessuna cicatrice esterna.

Le incisioni molto spesso sono confinate esclusivamente all’interno del naso (e pertanto non visibili dall’esterno): si parla di Rinoplastica Closed o chiusa. A volte è necessario ricorrere ad una piccola incisione sotto la punta del naso e in questo caso si parla di Rinoplastica Open. Quest’ultimo approccio può essere preferibile in alcuni casi selezionati (come ad esempio nelle rinoplastiche secondarie, cioè nei reinterventi), in quanto consente una migliore esposizione delle sottostanti strutture anatomiche.

In realtà, più che dolore vi è il fastidio connesso con la presenza di tamponi all’interno delle narici, che impongono, pertanto, che si respiri con la bocca. Tali tamponi andranno sfilati dopo circa 4-5 giorni dall’intervento.

Si possono creare dei lividi in corrispondenza della palpebra inferiore; tali lividi, prima violacei e poi giallastri, scompariranno nei giro di qualche giorno.

Sebbene alcune modifiche si apprezzino sin da subito (punta sollevata, dorso ristretto, etc.), all’inizio il naso potrà sembrare piuttosto artefatto, per via dell’edema dei tessuti molli. La risoluzione dell’edema a livello del naso è piuttosto lenta, per cui per poter apprezzare il risultato definitivo potranno essere necessari anche 6 mesi.

Qualunque chirurgia condotta per migliorare un aspetto estetico deve essere effettuata quando la crescita è terminata, vale a dire intorno ai 17 anni (nei maschi 19). La rinoplastica, del resto, può essere condotta fino ad ogni età, a patto che il paziente goda di buona salute. Molte persone di una certa età richiedono l’intervento sia per motivi estetici, che funzionali. Con l’invecchiamento, infatti, le cartilagini si assottigliano perdendo elasticità, causando la caduta della punta del naso, interferendo a volte con la funzionalità nasale.

Si può riprendere l’attività sportiva dopo un paio di settimane. Tuttavia, per sport che richiedono contatti fisici è opportuno attendere 6-8 settimane, per ridurre il rischio di traumi accidentali.

Si può effettuare; in alcuni casi, anzi, si può correggere l’esito che la frattura ha causato (callo osseo, piramide nasale deviata, etc.). La procedura, in questi casi può richiedere il ricorso a particolari tecniche (come l’impiego di innesti cartilaginei), per garantire un adeguato risultato.