Infiltrazione di Botox

L’infiltrazione con tossina botulinica A rappresenta, negli USA, la procedura cosmetica maggiormente effettuata. La tossina infiltrata in sede muscolare agisce impedendo il rilascio di un neurotrasmettitore (Acetilcolina) da parte delle terminazioni nervose, comportando pertanto il rilasciamento della muscolatura. La tossina in commercio, assolutamente sicura, è del resto usata già da molto tempo per il trattamento di diverse patologie mediche, quali ad esempio il blefarospasmo, alcune forme di strabismo, la distonia cervicale, la cefalea muscolo-tensiva, il tetano, etc.…

Solo recentemente, infatti, il suo uso è stato esteso alla chirurgia plastica, garantendo risultati brillanti.

L’uso del farmaco è controindicato solo in determinate condizioni, quali la miastenia gravis, la sindrome di Lambert-Eaton, nel corso dell’assunzione di antibiotici amino glicosidici, nelle donne in gravidanza e durante l’allattamento.   

L’invecchiamento è un processo multifattoriale, genetico ed ambientale. L’invecchiamento intrinseco è soprattutto un processo cronologico che conduce all’atrofia con eccesso di cute lassa, borse palpebrali e presenza di solchi gravitazionali. Il trattamento più efficace di queste modificazioni è la chirurgia, con il riposizionamento dei tessuti dislocati verso il basso e la rimozione delle borse palpebrali. L’invecchiamento estrinseco è prevalentemente causato dal “photoaging“ che danneggia la cute  (epidermide e derma ), determinando le rughe statiche, la secchezza cutanea e le macchie senili. Il trattamento dell’invecchiamento estrinseco si effettua soprattutto attraverso laser, peeling, sostanze schiarenti, filler e tossina botulinica.

Le rughe mimiche sono segno di stati emozionali espressi, essenziali nella comunicazione tra gli esseri viventi. Nel corso del tempo si è modificato l’uso della tossina botulinica: non solo è cambiata la tecnica ma, soprattutto, la dose da iniettare in specifiche sedi. Si è, infatti, giunti alla conclusione che l’inibizione assoluta della contrazione muscolare non necessariamente conduce ad un miglioramento estetico. L’aspetto “spiritato” o “mefistofelico” appartiene ormai al passato e alle vecchie modalità di trattamento: attualmente sia il paziente che il chirurgo stesso ricercano un aspetto più naturale, “rinfrescato”, ma certamente non artefatto o caricaturale.

Le aree e le condizioni più comunemente trattate con la tossina botulinica, con finalità estetiche, includono:

  • Glabella, cioè la prominenza ossea tra la radice del naso e le sopracciglia che è spesso sede di rughe profonde ad andamento verticale.
  • Fronte: il botox viene usato per rilassare il muscolo frontale, la cui contrazione è responsabile delle classiche rughe ad andamento orizzontale. Un’attenta valutazione della contrazione del muscolo (chiedendo al paziente di alzare e abbassare le sopracciglia) consente un trattamento personalizzato.
  • “Zampe di gallina”, cioè le rughe che appaiono a ventaglio lateralmente agli occhi, che sono dovute alla contrazione del muscolo sottostante (muscolo orbicolare) il cui rilassamento consente una scomparsa delle stesse e un forte miglioramento dello sguardo.
  • Zona sopraccigliare: la tossina botulinica può essere proficuamente usata anche per effettuare un sollevamento del sopracciglio (della coda, del corpo o di entrambi). Nei casi iniziali, il ricorso al Botox può addirittura rimandare un intervento di blefaroplastica superiore. L’effetto a livello delle sopracciglia è di solito molto apprezzato e ricercato dalle pazienti.
  • Collo: al di sotto della cute vi è un ampio muscolo (muscolo platisma) la cui contrazione è responsabile delle bande platismali ad andamento verticale. L’infiltrazione di botox a livello di queste ultime può portare a risultati eccellenti. I migliori candidati sono coloro che presentano un minimo eccesso di cute e bande piuttosto evidenti. Il paziente con lassità cutanea, invece, non è quello più idoneo per tale trattamento, richiedendo l’intervento chirurgico di lifting cervicale.
  • Sorriso gengivale (gummy smile), vale a dire l’eccessiva esposizione delle gengive superiori durante il sorriso. La correzione con la tossina botulinica consente di ottenere un sorriso più gradevole.
  • Rughe periorali o “codice a barra”: costituiscono un segno piuttosto evidente dell’invecchiamento e sono spesso di non facile gestione. La cute del labbro superiore è molto sottile e non presenta tessuto sottocutaneo. La mancanza di un adeguato supporto sottocutaneo della zona, insieme con la spiccata motilità del muscolo sottostante, può condurre a rughe molto pronunciate. Il loro trattamento mediante i soli filler spesso non consente un idoneo miglioramento, per cui è necessario ricorrere ad un approccio combinato filler-Botox
  • Rughe del dorso del naso o “bunny lines”: sono quelle che talora si evidenziano in corrispondenza delle superfici laterali del dorso del naso e che si attenuano fortemente con il botox.

Trattamento con il botox della ipersudorazione

L’iperidrosi indica un’eccessiva produzione di sudore, per lo più localizzata a livello delle ascelle e del palmo delle mani. Si tratta di un problema cronico, che insorge soprattutto dopo la pubertà.

L’iperidrosi può essere secondaria, cioè causata da un’altra malattia (disturbi endocrino-metabolici quali ipertiroidismo, menopausa e obesità, disturbi psichiatrici). In tale caso provoca una sudorazione eccessiva in tutto il corpo.

Oppure, più comunemente, può presentarsi in forma primaria, le cui cause includono patologie genetiche, metaboliche, ormonali o idiopatiche (cioè senza causa nota).

È una condizione che inficia gravemente la qualità della vita del paziente, sia sociale che professionale. Chi soffre di questo disturbo vive in una situazione di estremo disagio ed imbarazzo che, a loro volta, ingenerano stress e ansia.

A tale proposito sono stati sviluppati diversi approcci medici (come gli antitraspiranti), ma con risultati scarsi ed incostanti. L’infiltrazione con Tossina Botulinica, invece, consente una risposta sicura e di notevole durata.

Trattamento delle ascelle

Il trattamento delle ascelle è, in assoluto, il più rapido ed efficace. L’area di sudorazione eccessiva, attentamente valutata, viene trattata ricorrendo ad una polvere (amido di mais) che, in contatto con la cute preventivamente cosparsa di disinfettante, identifica in modo assolutamente preciso la sede di maggiore sudorazione, consentendo, pertanto, un trattamento mirato e preciso. Il trattamento richiede solo pochi minuti e non presenta per il paziente nessun disagio, infatti viene condotto senza necessità di alcun tipo di anestesia. Gli effetti dell’infiltrazione iniziano ad osservarsi dopo circa 3-4 giorni, ma il risultato finale viene raggiunto dopo circa 8-10 giorni, mantenendosi stabile per almeno 6-8 mesi.

Trattamento delle mani

Anche in questo caso, l’uso del tracciante topico consente di definire in modo preciso le sedi maggiormente interessate dall’eccessiva sudorazione. L’infiltrazione del prodotto avviene, a livello del palmo delle mani, in sede assolutamente superficiale.

Il trattamento del palmo delle mani richiede il ricorso all’anestesia locale, al fine di renderlo completamente indolore. L’efficacia del trattamento può essere osservata dopo circa una settimana e la sua durata è di 5-7 mesi.

Trattamento della paralisi facciale

Nella paralisi facciale i muscoli mimici del volto del lato non coinvolto presentano spesso un ipertono, a causa dell’assenza di forze contrastanti. Questo comporta difficoltà nell’eloquio, nel mangiare e nel bere. Il trattamento con la tossina botulinica del lato sano consente di ottenere un modesto indebolimento del tono della muscolatura, garantendo una maggiore simmetria statica del volto. I siti di infiltrazione sono personalizzati, dipendendo dalla dinamica dei muscoli propria di ogni individuo.

Prima del trattamento è importante comprendere che tipo di pattern muscolare presenta il paziente. Sulla base del suo tono muscolare a livello del volto, possiamo distinguere tre categorie:

Nonostante la popolarità del Botox, esistono diverse “leggende metropolitane” sul suo conto che ingenerano confusione, se non addirittura una reverenziale paura verso un prodotto che viene usato da molti decenni in medicina e che solo recentemente è stato esteso anche alla chirurgia estetica. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.

Il botox distorce le espressioni del volto

Le espressioni del volto possono subire rimarchevoli variazioni solo nel caso di un impiego eccessivo e non corretto del prodotto. Tuttavia, un’accurata analisi del viso del paziente e un’adeguata selezione dello stesso (aspettative realistiche), consentono il raggiungimento di risultati naturali garantendo, nel contempo, un aspetto rinfrescato del viso.

Le iniezioni di botox sono tossiche e dannose per l’organismo

La sicurezza del botox è garantita dalla sua somministrazione localizzata all’interno dei muscoli mimici, di cui si vuole ridurre la contrazione. Essendo la concentrazione della tossina molto bassa, i suoi effetti non possono manifestarsi oltre la zona di infiltrazione. Secondo un chirurgo americano (Dr. Ourian) “l’aspirina e gli antibiotici sono potenzialmente più pericolosi del botox”.

I pazienti alla fine sviluppano una forma di “dipendenza” dal botox

Non si manifesta una dipendenza in senso stretto (al pari delle droghe, per intenderci) ma, dal momento che la cute diventerà più liscia e le rughe saranno appianate, la paziente si sentirà più giovane e attraente, per cui amerà il suo nuovo look migliorato ed è probabile che voglia mantenere l’aspetto ottenuto, ricorrendo in maniera costante al trattamento estetico.

Il botox è dannoso per i muscoli in cui viene infiltrato

In realtà, è vero il contrario. L’uso costante della mimica facciale talora determina l’incapacità di rilassare i muscoli coinvolti in tale processo anche durante il sonno. L’infiltrazione con il botox determina un temporaneo rilassamento della muscolatura, non interferendo, in nessun modo, con la loro istologia e non determinandone nessun cambiamento.

Le iniezioni di botox sono molto dolorose

L’iniezione viene effettuata con gli aghi più sottili disponibili in commercio. Il fastidio che accompagna l’infiltrazione è talora paragonato dalle pazienti al pizzico di una zanzara. Inoltre, la procedura è molto veloce.

Bisogna aspettare almeno i 30-35 anni prima di iniziare il botox

Non esiste un’età al di sopra della quale è possibile iniziare il trattamento; è, del resto, ovvio che in giovane età non sussiste indicazione al trattamento, in quanto non vi sono segni di invecchiamento.

Il botox avvelena il corpo

Per scopi estetici, vengono somministrati una media di circa 50 U.I. (corrispondente ad una fiala), diluiti in Soluzione Fisiologica. Si stima che una dose letale di tossina botulinica corrisponda a circa 2800 U.I., l’equivalente, cioè, di 56 flaconi di botox somministrati contemporaneamente!!

Alcune creme antirughe pubblicizzate hanno lo stesso effetto del botox

Nessuna crema in commercio, anche la più blasonata e costosa, può determinare anche solo un minimo rilassamento muscolare, riducendo così le rughe di espressione.

Solo i personaggi dello spettacolo possono permetterselo

Il trattamento è assolutamente alla portata di tutti, considerando anche la sua lunga durata d’azione. Secondo uno studio americano, il 44% dei pazienti sono casalinghe tra i 40 e i 55 anni.

È meglio il filler del botox

I filler e il botox sono due validi prodotti per il ringiovanimento del volto, ma il loro uso non è interscambiabile, in quanto i filler riempiono solchi statici (come i solchi nasogenieni), il botox tratta le rughe dovute alla contrazione della muscolatura sottostante (zampe di gallina, rughe della fronte). Trattare con un filler tali rughe potrebbe portare ad un temporaneo miglioramento, ma non sarebbe comunque un trattamento adeguato e mirato.

Agostino Bruno ph Vittorio Carfagna-4419

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