La biostimolazione cutanea

La biostimolazione cutanea può essere considerata come un’evoluzione della cosmetologia moderna. Le innumerevoli formulazioni ad uso topico presenti in commercio hanno come obiettivo il mantenimento di una pelle giovane; la loro efficacia, tuttavia, è limitata dalla pelle stessa che svolge una funzione di barriera, impedendo l’ingresso di sostanza esterne.

La biostimolazione, avvalendosi di una tecnica microiniettiva (con aghi estremamente sottili), consente di veicolare i principi attivi, superando le difficoltà legate alla barriera cutanea. Con questa metodica si ha la possibilità di fornire direttamente e in adeguate quantità principi attivi in grado di opporsi ai processi di invecchiamento cutaneo, ripristinando turgore, elasticità, idratazione e luminosità.

Le soluzioni usate nella biorivitalizzazione includono:

  • L’acido ialuronico a basso peso molecolare
  • Complessi vitaminici e coenzimatici  
  • Complessi aminoacidici
  • Glucosammina solfato ed estratti ribonucleici
  • Minerali e Glutatione

L’infiltrazione viene classicamente effettuata mediante una tecnica cosiddetta a microponfi (cioè tanti piccole punturine a livello dermico) con copertura a tappeto dell’area da trattare. La biostimolazione consente un immediato ritorno alle normali attività lavorative e sociali.

Viene applicato in precedenza un anestetico locale in crema per rendere il trattamento, comunque ben tollerato, ancora più sereno. Un lieve rossore a livello dei siti di inoculo è del tutto normale, ma molto fugace; è possibile, comunque, truccarsi da subito.

Le zone più comunemente trattate includono il volto, il collo, il decolleté e il dorso delle mani.

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Agostino Bruno ph Vittorio Carfagna-4419

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