- Lifting braccia o brachioplastica
- Focus su: Lipobrachioplastica: innovazione della tecnica
- Focus su: la cicatrice nella brachioplastica
Le braccia rappresentano una sede corporea fortemente visibile con il comune abbigliamento, soprattutto estivo.
La presenza di rilassamento cutaneo è spesso causa di disagio per la paziente, che spesso rinuncia ad indossare indumenti che lasciano scoperte queste parti del corpo.
L’eccesso di pelle può essere dovuto a una massiva perdita di peso, ma anche il semplice invecchiamento cutaneo può comportare tale situazione.
Il trattamento del rilassamento cutaneo delle braccia è vario, dipendendo dalla gravità. Infatti, in caso di modesto accumulo adiposo e in presenza di cute elastica, può essere sufficiente la liposuzione della zona trattata; più comunemente, però, la sola liposuzione non basta per risolvere il problema, anzi finirebbe con l’accentuarlo (in quanto viene svuotato il contenuto ma rimane il contenitore, cioè la pelle); in questi casi è necessario associare un’escissione della pelle in eccesso, che può essere localizzata a livello del cavo ascellare o variamente estesa al braccio. La cicatrice è localizzata sul versante interno del braccio in modo da essere ben nascosta nelle attività quotidiane e l’intervento non prevede l’uso di drenaggi.
Il paziente deve evitare l’attività sportiva per almeno 2-3 settimane per consentire un’adeguata cicatrizzazione. Nelle prime settimane è preferibile dormire con le braccia sollevate per favorire il riassorbimento di eventuali gonfiori e lividi.
Nel paziente bariatrico le braccia rappresentano una sede frequentemente coinvolta; in questi casi, andranno attuate delle tecniche specifiche e mirate, che possono includere anche la Brachioplastica estesa, con incisione a livello della superficie posteriore delle braccia che si può estendere a livello del cavo ascellare e si può raccordare o con la cicatrice del solco sottomammario (per quelle pazienti che effettuano contemporaneamente l’intervento correttivo in regione mammaria) o con la cicatrice trasversa in caso di contestuale torsoplastica.
- il solco bicipitale
- la superficie posteriore del braccio.
La cicatrice a livello del solco bicipitale non è visibile mantenendo le braccia lungo il corpo, a differenza della cicatrice posteriore. Tuttavia, la cicatrice posteriore (che è quella che si effettua nella nuova tecnica della lipobrachioplastica) consente di ridurre le lesioni a carico dei nervi sensitivi (nervo cutaneo brachiale mediale e nervo antebrachiale cutaneo). È, inoltre, meno visibile frontalmente, posizione che si riscontra maggiomente nella vita di tutti i giorni (sollevare le braccia per prendere un oggetto da uno scaffale, salutare una persona, alzare le braccia). La cicatrice a livello del solco bicipitale è potenzialmente più evidente con i normali movimenti delle braccia.
La brachioplastica è una procedura chirurgica la cui frequenza è aumentata del 439% in 10 anni. Numerose sono le variazioni di tecnica proposte, atte a ridurre l’incidenza delle complicanze (sieroma, deiscenza della ferita, edema persistente, linfedema e, nello 0,5% dei casi, lesione del nervo cutaneo antebrachiale).
Con le tecniche tradizionali le lesioni nervose non erano rare, a causa di resezioni cutanee spesso troppo aggressive. I nervi maggiormente coinvolti erano il nervo cutaneo brachiale mediale e il nervo antebrachiale cutaneo. Un altro effetto collaterale che si verificava di frequente erano le lesioni a carico del sistema linfatico, sia per una loro lesione diretta nel corso dell’intervento chirurgico, sia per un loro coinvolgimento (compressione, flusso ostruito) ad opera della cicatrice.
Per far fronte a queste complicanze che spesso rendevano conto di risultati deludenti, è stata messa a punto (negli Stati Uniti) una nuova tecnica: la lipobrachioplastica. Essa consiste in una liposuzione massiva a livello dell’area cutanea che andrà poi escissa nello stesso tempo chirurgico. Questa tecnica è molto rispettosa dell’anatomia del braccio, consente di limitare fortemente i danni sia al sistema vascolo-linfatico (abbattendo l’incidenza di complicanze quali sieromi, linfocele, linfedema persistente, etc.), sia al compartimento nervoso (posizionando la cicatrice più posteriormente) e, inoltre, riduce notevolmente i tempi di ripresa.
Spesso i pazienti che devono essere sottoposti ad una brachioplastica estesa (ad esempio i pazienti ex obesi), sono preoccupati circa gli esiti cicatriziali. Sebbene in questi casi severi la cicatrice sia necessariamente lunga e possa essere, nel primo anno, arrossata e lievemente rilevata, con il tempo tende ad essere meno visibile, grazie ad una sua opportuna gestione.
Anche la sede in cui posizionare la cicatrice è stato oggetto di grande dibattito: quelle maggiormente usate sono:
- il solco bicipitale
- la superficie posteriore del braccio.
La cicatrice a livello del solco bicipitale non è visibile mantenendo le braccia lungo il corpo, a differenza della cicatrice posteriore. Tuttavia, la cicatrice posteriore (che è quella che si effettua nella nuova tecnica della lipobrachioplastica) consente di ridurre le lesioni a carico dei nervi sensitivi (nervo cutaneo brachiale mediale e nervo antebrachiale cutaneo). È, inoltre, meno visibile frontalmente, posizione che si riscontra maggiomente nella vita di tutti i giorni (sollevare le braccia per prendere un oggetto da uno scaffale, salutare una persona, alzare le braccia). La cicatrice a livello del solco bicipitale è potenzialmente più evidente con i normali movimenti delle braccia.