- Macrolane per l’aumento di volume di glutei e polpacci
- Macrolane per l’aumento di volume dei glutei
- Macrolane per l’aumento dei polpacci e dei pettorali
- Macrolane nell’aumento del seno: il punto della situazione
- Focus su: mastoplastica additiva in pazienti che in passato hanno effettuato infiltrazione con macrolane
Il Macrolane è il primo prodotto a base di acido ialuronico, usato per il rimodellamento corporeo. Produce risultati immediati e duraturi, senza cicatrici. È iniettato in sede sottocutanea per l’aumento volumetrico dei glutei, dei polpacci, dei pettorali, in quei pazienti che rifiutano altre procedure (lipofilling, impianti protesici). Tale prodotto si basa sulla tecnologia NASHA (acido ialuronico di sintesi purificato e stabilizzato; non è di derivazione animale, eliminando così ogni rischio infettivo ed allergenico).
Il macrolane è disponibile in due formulazioni VRF20 e VRF30, dagli usi spesso complementari. Frequentemente trova impiego in situazioni che potrebbero essere trattate anche con il lipofilling. Sia il Macrolane che il tessuto autologo sono biocompatibili. A differenza del grasso, il macrolane non deve essere preventivamente estratto. Mentre i risultati con il tessuto adiposo sono talora imprevedibili, quelli con il Macrolane sono evidenti sin da subito.
Come tutti gli acidi ialuronici presenti in commercio, anche il Macrolane è riassorbibile. Il miglioramento estetico ha una durata di circa un anno/ un anno e mezzo; dopo tale periodo il prodotto va incontro a naturale riassorbimento. Pertanto, per mantenere il miglioramento estetico ottenuto è necessario procedere a un’ulteriore sessione dopo circa un anno. La procedura richiede soltanto una blanda anestesia locale e il ritorno alle normali attività quotidiane è pressoché immediato. Gonfiore e dolenzia scompaiono nel giro di qualche giorno.
Vantaggi del trattamento con macrolane:
- Condotto in anestesia locale
- Poco invasivo
- Procedura non chirurgica (assenza di tagli e cicatrici)
- Rapidi tempi di ripresa delle normali attività
- Prodotto riassorbibile con conseguente restitutio ad integrumepatica, insufficienza renale)
Glutei ben definiti rappresentano da sempre un segno di bellezza, sia per gli uomini che per le donne; molto spesso però, nonostante gli sforzi in palestra, non si riesce a raggiungere il volume desiderato.
Per coloro che desiderano aumentare il volume dei glutei, una prima arma a disposizione è rappresentata dal Lipofilling, vale a dire il trapianto di tessuto adiposo prelevato da altre sede dell’organismo. Pur trattandosi di una metodica efficace e comprovata da anni di esperienza, non tutti sono candidati ideali (scarsa disponibilità di grasso da prelevare, talora eccessivo tasso di riassorbimento del grasso). Le protesi glutee, del resto, sono accompagnate da un’alta percentuale di complicanze (deiscenze della ferita chirurgica, esposizione dell’impianto, infezioni, sieroma, contrattura capsulare, neuroaprassia, dislocazione dell’impianto stesso).
Una valida alternativa è pertanto costituita dall’impiego del Macrolane. Risulta importante un’adeguata valutazione preoperatoria, in cui si prendono in esame le caratteristiche anatomiche del paziente, evidenziando le aree dove è opportuno correggere maggiormente. La procedura è condotta in anestesia locale, non prevede tagli o cicatrici e i risultati sono visibili immediatamente. È possibile che nella zona trattata si verifichi del gonfiore che si risolve in pochi giorni, potendo il paziente tornare rapidamente alle sue normali attività.
Il Macrolane può essere usato per l’aumento volumetrico anche dei polpacci (muscoli antigravitazionali che rispondono con difficoltà agli esercizi in palestra, anche se ben eseguiti) e dei pettorali (soprattutto nella parte interna e superiore, spesso deficitaria). Anche in questo caso la procedura è condotta sotto anestesia locale e consente una rapida ripresa delle normali attività.
Il Macrolane in passato è stato usato anche per fornire un aumento del seno in pazienti che rifiutavano l’impianto di protesi o il lipofilling. Attualmente, a partire dall’aprile 2012, la stessa casa produttrice del prodotto ha ufficialmente eliminato l’indicazione che ne prevedeva l’uso per il trattamento del seno.
Le donne sottoposte ad un impianto di Macrolane al seno non devono comunque eseguire l’espianto dello stesso; del resto non sussistono problemi ad effettuare una mastoplastica additiva e/o un lipofilling su un seno già trattato con il Macrolane.
Questa sospensione è avvenuta in quanto l’infiltrazione con Macrolane può dare delle immagini sospette o comunque di difficile interpretazione, nel corso degli esami radiografici di screening per il carcinoma mammario. Pertanto, per coloro che desiderano aumentare il proprio seno senza ricorrere alle protesi mammarie, l’unica strada percorribile è quella del lipofilling, mediante prelievo di tessuto adiposo da un’altra sede corporea e suo adeguato posizionamento a livello mammario. È talora necessario ricorrere a più sedute per raggiungere il volume desiderato. Il ricorso alle protesi mammarie, anche grazie ai progressi tecnologici di quelle attualmente in commercio, rappresenta sicuramente la scelta migliore per chi desidera un risultato immediato e decisivo.
È stato documentato come nelle pazienti sottoposte in passato a infiltrazione con Macrolane, vi sia una distorta demarcazione tra i piani retroghiandolari e muscolari: la fibrosi (che si viene a creare dopo l’iniezione) spesso finisce con il fondere insieme i due piani anatomici rendendo difficoltosa la dissezione.
L’uso del Macrolane per l’aumento volumetrico delle mammelle è considerato un metodo semplice, mini invasivo. In realtà, da una parte può rendere difficoltoso il riconoscimento di tumori precoci della mammella, dall’altra può dare risultati scadenti, sottocorrezioni, noduli fibrotici, che nei casi più gravi possono alterare il profilo esterno della mammella.
Il trattamento con le protesi mammarie, in donne in precedenza trattate con Macrolane, è sicuro e consente, all’atto dell’intervento, di rimuove eventuali noduli fibrotici di più grandi dimensioni, correggendo pertanto le eventuali alterazioni di profilo causate dal Macrolane.