Otoplastica

Le orecchie ad ansa (o a “sventola”) rappresentano una malformazione congenita spesso fonte di estremo disagio psicologico.

L’intervento correttivo (otoplastica) è l’unica procedura estetica praticata regolarmente sui bambini: può essere effettuato prima del loro inserimento a scuola, poiché le orecchie raggiungono l’80% delle dimensioni finali già verso i 4- 5 anni di età.

L’intervento, che può essere condotto in anestesia locale con sedazione (negli adulti) o in anestesia generale (nei bambini, a causa della loro irrequietezza), prevede un’incisione chirurgica dietro l’orecchio, che risulta pertanto ben nascosta.

Dopo l’intervento, la zona deve essere protetta con una fasciatura; i punti di sutura vengono rimossi dopo 12-14 giorni. È possibile percepire un certo gonfiore e una maggiore sensibilità per circa un mese.

L’orecchio è una struttura anatomicamente molto complessa, costituita da una serie di solchi e rilievi. È formato da 5 componenti estetiche maggiori (conca, elice, antielice, trago e lobo) e da altre di minore rilevanza (antitrago e il tubercolo di Darwin). Queste suddivisioni anatomiche si basano sulle origini embriologiche dell’orecchio esterno. Alla sua costituzione, infatti, concorrono due strutture embrionali (arco mandibolare e arco ioide), che sviluppandosi e fondendosi determinano la normale morfologia del padiglione auricolare.

L’anatomia dell’orecchio è la stessa sia nel neonato che nell’adulto; l’unica differenza riguarda le caratteristiche della cartilagine, che risulta più morbida e malleabile nel bambino. L’orecchio raggiunge circa l’85% delle sue dimensioni definitive all’età di 3 anni. Con la crescita, le cartilagini diventano via via più rigide. Queste caratteristiche hanno delle ripercussioni anche sulle tecniche chirurgiche di correzione: nel bambino si effettua il rimodellamento delle cartilagini, mentre nell’adulto l’incisione delle stesse.

Proprio perché l’orecchio è pressoché del tutto sviluppato intorno a 6-7 anni, la correzione può essere eseguita già a questa età, limitando così lo stress psicologico del bambino, spesso preso in giro dagli amici.

È stato condotto in Brasile uno studio volto ad evidenziare le modificazioni psicologiche in bambini affetti da orecchie ad ansa, in seguito a chirurgia plastica correttiva. Lo studio è stato eseguito su 30 bambini, 15 maschi e 15 femmine. Un team di psicologi ha sottoposto loro dei test psicologici (Child Behavior Check List, State-Trait Anxiety Inventory for Children, e il Children’s Depression Inventory), sia nel pre- che nel post-operatorio, per valutare il grado di disagio ambientale prima dell’intervento e il livello di miglioramento una volta effettuata la chirurgia correttiva. Nei test somministrati dopo l’intervento, è stato documentato un netto miglioramento del grado di stima del bambino, della sua integrazione a scuola e con gli amici, sottolineando così come l’otoplastica rappresenti un intervento efficace nel migliorare lo stress psicologico nei bambini affetti da malformazioni del padiglione auricolare.

Prima e dopo

Agostino Bruno ph Vittorio Carfagna-4475

Contattami