Trattamento smagliature

Le striae distensae (cosiddette smagliature) sono degli strappi del derma associate ad un’epidermide atrofica. Si evidenziano di frequente in numerose condizioni fisiologiche e patologiche, come una crescita di altezza repentina, la gravidanza, l’obesità, le Sindromi di Cushing e Marfan, e l’assunzione prolungata (topica o sistemica) di steroidi. Quando si presentano in associazione con la gravidanza, vengono definite come “striae gravidarum”: si evidenziano in circa il 70% delle donne in gravidanza e si riscontrano soprattutto a livello del seno e dell’addome. Sebbene non causino nessun problema medico, le smagliature possono essere fonte di intenso stress e imbarazzo per molte donne.

Le smagliature di recente insorgenza sono aree di cute, dal colorito rosa/rossastro (striae rubrae), a volte lievemente rilevate. Con il passar del tempo diventano bianche, piane o depresse (striae albae).

Sono stati provati vari trattamenti per questi inestetismi, ma ad oggi non è stato definito nessun gold standard.

Terapie topiche a base di sostanze come la tretinoina e l’acido glicolico hanno portato a risultati variabili, sebbene siano scarsamente efficaci sulle smagliature mature. La terapia laser è stata provata con successo per il miglioramento delle smagliature. Studi recenti hanno suggerito che il laser frazionato non ablativo fornisce risultati migliori rispetto alle terapie topiche convenzionali. Questo laser invia nel derma numerose microscopiche colonne termiche di ampiezza, profondità e densità controllate, circondate da epidermide e derma sani, che rispondono producendo nuovo collagene, riducendo così l’ampiezza della smagliatura stessa. Oltre all’elasticità e al miglioramento della texture, il laser è in grado di fornire un miglioramento anche nel tono cutaneo.

You Jin Yang, M.D., Ga-Young Lee, M.D. Treatment of Striae Distensae with Nonablative Fractional Laser versus Ablative CO2 Fractional Laser: A Randomized Controlled Trial Ann Dermatol. 2011 Nov;23(4):481-9

L’istologia delle smagliature è addirittura simile a quella di una cicatrice e lo sviluppo delle stesse è stato associato a quello di un processo di riparazione o di cicatrizzazione. Negli stadi precoci della smagliatura, si evidenziano fattori infiammatori, come ad esempio la presenza di linfociti attorno ai vasi sanguigni, sia in superficie che in profondità. Nelle smagliature mature, invece, è stato documentato un’ assottigliamento e una perdita di collagene ed elastina. Recentemente, è stato evidenziato come tali inestetismi si accompagnino ad una riduzione di una proteina chiamata fibrillina, la cui sintesi viene indotta dalla terapia con acido retinoico.

Effettuando dei prelievi bioptici di smagliature trattate con il laser frazionato non ablativo, alcuni ricercatori hanno documentato la sintesi di nuovo collagene, di densità maggiore, documentando pertanto l’efficacia di tale trattamento.

Agostino Bruno chirurgo estetico foto di Vittorio Carfagna studio fotografico Carfagna

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